sabato 22 febbraio 2014

MONDI in CONNESSIONE

Quale miglior modo per introdurre la tematica dell'incontro che si è tenuto ieri, venerdì 21 febbraio:

CLOUD Computing: la nuvola amica? 

che proporre il racconto FANTASY che Anna Fabrello ha scritto proprio per noi?

ECCOLO!!!
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MONDI  in  CONNESSIONE

di Anna FABRELLO


Mastro Lyn si ritrovò a correre a perdifiato lungo il corridoio che dalla sala scrittura portava alle stanze del Grande DoppioC. Non poteva avere dubbi, anzi ne era assolutamente certo, aveva visto tutti i segni: il grande schermo blu si era illuminato di colpo, erano comparse le parole ‘Utente: richiesta accesso’.

Ne era sicuro. Doveva fare in ‘frettissima’ e insieme al Grande DoppioC dare inizio al rituale del mondo di Byte.

Mastro Lyn svolazzava veloce, con il piccolo corpo luminoso simile a una sfera che scivolava nel corridoio. Rimbalzò sbattendo contro la porta in legno del Gran DoppioC, quasi stupito di essere già arrivato alla meta. Allungò due minuscole braccia che terminavano con tre piccole dita e bussò.

Dall’interno della stanza si udì una voce leggera e lievemente acuta. Nessuno avrebbe mai detto che appartenesse al loro Signore, che alla vista appariva enorme, tanto che la stanza del Regno era quasi completamente riempita dalle sue forme.

Era il suo destino, quello di crescere ogni qualvolta dati e informazioni crescevano nel suo mondo. Ma la voce era un’altra cosa, sembrava essere rimasta quella di quando era bambino.
Smettendo di pensare, Mastro Lyn aprì la porta e si catapultò nel centro della sala, fermandosi giusto in tempo per non rimbalzare contro il corpo grande e morbido del suo Signore.


Rimase esterrefatto ad osservarlo. La sfera, che era il suo Sovrano, solitamente monocroma e fissa, ora stava diventando cangiante e trasparente. All’interno si notavano piccoli tornadi che vorticavano e sparivano. 
«E’ il momento» disse con tranquillità il Sovrano.
Mastro Lyn si limitò ad annuire per un lungo attimo e poi ritrovando il fiato:
«Si, mio Sovrano, sono giunto qui per dare inizio al Rituale. Mi metto in contatto con i Sette?»

Solo un gorgoglio uscì dalle labbra del Grande DoppioC, mentre quattro tornadi prendevano forma al suo interno. Mastro Lyn si domandò se il Sovrano stesse soffrendo, ma dal sorriso che notò sul volto rotondo si convinse che non era così. Socchiuse gli occhi e con la formula di rito cercò telepaticamente i Sette, avvisandoli dell’urgenza del loro intervento.

I Sette risposero immediatamente dai loro diversi mondi poiché avevano notato i segni ed erano in attesa della chiamata. Tutto sembrava pronto per il Rituale.

L’emozione era tangibile, quasi come se l’aria vibrasse di elettricità. I Sette iniziarono a connettersi telepaticamente uno con l’altro intonando le frasi che tutti conoscevano a memoria.



 Dal mondo Gamma, l’Alta Spirale rispose al richiamo di mastro Lyn e diede il via alla connessione. Una luce chiara avvolse la Spirale mentre si collegava alla Saetta del mondo Alfa.
A sua volta, vibrando, questa entrò in connessione con il Grande Cerchio del mondo Beta… e così via fino alla connessione del Mistico Tetra del settimo mondo Phi con Mastro Lyn.
Il cerchio del rituale era completato.

Il Grande DoppioC fissò Mastro Lyn, la piccola sfera che ora aveva assunto i sette colori dell’arcobaleno. Lo vide annuire. «Ho tutti i sette codici» con una voce che ora aveva assunto sette tonalità diverse «siamo pronti» aggiunse con un inchino.

Il Grande DoppioC annuì mentre i vortici lentamente scomparivano dall’interno del suo corpo: «Benissimo Mastro Lyn, procedete pure»
Mastro Lyn rotolò a mezz’aria fino al centro esatto del corpo del Sovrano che si modellò per riceverlo. La fusione fu immediata, indolore e creò una moltitudine di colori inondando la stanza. 

Tutto accadde in un ‘umano’ battito di ciglia.

Nello stesso istante in cui Mastro Lyn veniva inglobato, nella sala scrittura sullo schermo blu si poteva leggere: ‘Utente: Accesso consentito’.

Mastro Lyn scivolò poi fuori dal corpo del Sovrano, sovraeccitato per quanto accaduto, e, tornato del suo solito colore uniforme, si accorse che anche la sua voce era tornata di una sola tonalità.
Il Grande DoppioC sembrava ancora più grande e i vortici al suo interno erano completamente spariti. La connessione con i Sette, svanita anch’essa!
«Il Rituale di Creazione è stato perfettamente concluso» si limitò a dire il Sovrano di Byte e quelle parole furono il segnale per Mastro Lyn, che roteò allegro verso la porta facendo attenzione a non urtare la coda del sovrano che si era allungata fino all’ingresso.
Ora era pronto a riprendere la sua solita occupazione.
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John era nella sala d’attesa dell’aeroporto, davanti allo schermo del suo computer portatile. Con un semplice movimento del mouse aprì alla cartella documenti che si trovava nel pc di casa, distante più di 1000 km.

Con una veloce ricerca riuscì a rintracciare la foto fatta con Judith ai piedi della Torre Eiffel e ad inviarla sul portafoto digitale di lei: una sorpresa per San Valentino.

Judith, quella sera, sarebbe rientrata a casa dal lavoro e avrebbe visto la foto!

Un simpatico regalo in attesa del loro prossimo incontro.

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