sabato 1 febbraio 2014

FANTASCIENZA e RIFIUTI

"Il kipple è fatto di oggetti inutili, inservibili, come la pubblicità che arriva per posta, o le scatole dei fiammiferi dopo che hai usato l'ultimo, o gli involucri delle caramelle (...). Quando non c'è più nessuno a controllarlo, il kipple si riproduce".

Queste parole sono tratte dal romanzo “Il cacciatore di androidi” (‘Do Androids Dream of Electric Sheep?’ - 1968) del grande scrittore di fantascienza Philip K. Dick da cui è trae liberamente spunto il celebre film Blade Runner.


Nel libro il kipple è definito come fosse una legge di natura, un concetto dato dalla combinazione di entropia e capitalismo, ovvero rappresenta la degradazione ineluttabile dovuta a un “cattivo” progresso in un mondo in cui, ormai, si produce talmente tanto di inutile da rendere sempre più inutili le vite dei consumatori-cittadini; l’energia che si impiega a produrre e consumare è energia degradata (entropia) e di conseguenza l’universo si muove inevitabilmente verso uno stato di completa kipplerizzazione (disordine).


Guardando le frequenti crisi per i rifiuti nelle nostre città e in generale la sporcizia e il disordine dovuti al consumismo, le parole di Dick del 1968 risultano profetiche



Se non correggiamo le nostre abitudini e il nostro modello di sviluppo è probabile un futuro distopico comune a molti romanzi di fantascienza, fatto di pianeti superinquinati in cui i rifiuti sono ormai ovunque, condizionando pesantemente la vita dei protagonisti.













Alcune segnalazioni per voi sul tema dei rifiuti o degli equilibri ecologici in generale:

Garbage World (1967), di Charles Platt, racconta la vita dura e sporca su un asteroide di nome Kopra, che per secoli è stato la discarica dei numerosi mondi della Federazione Mondiale. Gli abitanti di Kopra, evitati per secoli, improvvisamente diventeranno  “interessanti” e ci sarà il bizzarro incontro tra gli “sporchi” e denutriti abitanti  dell’asteroide e gli “splendidi”  visitatori della pulitissima Federazione.

Crumiro (1957), racconto di  Isaac Asimov, ambientato su un planetoide  extrasolare su cui si trova una colonia umana organizzata in un rigido sistema di caste con a capo la famiglia Ragusnik dedita allo smaltimento di rifiuti.














Ventiquattr'ore al giorno nella terato-chimica (2007), racconto di Vittorio Catani, uno dei principali autori di fantascienza italiani, molto attento alle questioni ambientali ed ecologiche...


Avviso ai furiosi (1953), di Eando Binder, racconta di come gli USA, in futuro ipotetico, smaltiscono nello spazio i loro rifiuti più pericolosi, che  poi ricadranno sulla Terra per un  errore di calcolo.

Rifiuti (1987), è invece un fumetto, un'amara parabola ecologista sceneggiata da Carlos Trillo e splendidamente illustrata da un visionario Juan Gimenez. Le vicende si svolgono in un mondo che ha oltrepassato il punto di non ritorno; la produzione di rifiuti unita all'inquinamento ed agli effetti devastanti dell'utilizzo di armi chimiche e nucleari ha provocato il “grande disastro” riducendo il pianeta ad un cumulo di rifiuti ed immondizia, sostanzialmente invivibile per la gran parte della popolazione.




Innumerevoli altri sono i titoli di fantascienza che trattano di equilibri ecologici e di come è stato risolto o meno il problema dei rifiuti; la speranza è che il nostro futuro somigli a  quello di vari romanzi in cui l’umanità è talmente avanzata da vivere in equilibrio con il proprio ambiente e senza spreco di risorse, quali sono appunto i cosiddetti rifiuti.


 Per quanto riguarda l’ambito documentaristico vi segnaliamo alcune recenti produzioni:

Trashed (2012), film documentario, raccontato da Jeremy Irons. Tratta del crescente problema dei rifiuti nelle società consumistiche e pone l’accento su come l’inquinamento metta in pericolo le nostre vite.     Link  http://www.youtube.com/watch?v=ohPS2To2QCE

Waste Land (2010), segue l’artista Vik Muniz, in visita alla periferia di Rio de Janeiro, dove sorge una delle più grandi discariche del mondo in cui trovano lavoro a migliaia di catadores, ovvero riciclatori, che traggono sostentamento dai nostri scarti.

Garbage Dreams (2009), simile al precedente, segue la vita di tre adolescenti Zaballeen, abitanti del villaggio “spazzatura”  alla periferia de Il Cairo. Essi riescono a riciclare oltre l’ottanta per cento dei rifiuti raccolti.      Link http://www.youtube.com/watch?v=b26dBL5tQPk

Garbage Warrior (2007), racconta la storia del pioniere dell'architettura ecosostenibile, Michael Reynolds. Reynolds, che purtroppo è osteggiato da molti, ci mostra come usare i rifiuti per costruire abitazioni e in generale come vivere in maniera autosufficiente risparmiando risorse.

GARBAGE! The Revolution Starts at Home (2007), mostra la famiglia  McDonald di Toronto che convive  per tre mesi con la spazzatura prodotta. Alla fine il garage risulta strapieno di 83 sacchi e ben 145 chili di puzzolente umido. Per riflettere sulle nostre abitudini consumistiche.


Infine vogliamo segnalare  un  divertente  ed  intelligente  lungometraggio  d'animazione

WALL•E (2008), della Pixar, diretto da Andrew Stanton.




Il protagonista del film è il robot WALL•E, ultimo abitante della Terra, ormai ricoperta di rifiuti e per questo abbandonata dagli umani. La funzione di WALL•E è quella di ripulire il pianeta, cosa che farà per settecento anni, finché la Terra non sarà visitata da un robot avanzatissimo, di cui si innamorerà.

Il finale ci regalerà una speranza, quella di poter evolvere in meglio ...


Giuseppe Testa – Ass. Altanur

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