Un
po’ di notizie
Nell’ambito
delle procedure e delle tecniche di smaltimento dei rifiuti, l’incenerimento
degli stessi è un’opzione sempre più considerata e sempre più controversa.
L’inceneritore è un impianto che mediante un
processo di combustione ad alta temperatura letteralmente “incenerisce” i
rifiuti ad esso conferiti, lasciando come residui ceneri, polveri sottili ed
effluente gassoso. In genere negli impianti più moderni, detti anche
termovalorizzatori, il calore prodotto dalla combustione viene recuperato per
produrre vapore, poi utilizzato per
produrre elettricità o come vettore di calore per il teleriscaldamento.
Va
detto che solo i rifiuti solidi urbani (RSU) e alcune categorie di rifiuti
speciali sono trattabili per il successivo incenerimento; il trattamento
consiste nell’eliminazione della frazione umida e dei materiali non
combustibili (vetro, metalli, inerti), con successiva compressione per ottenere
le cosiddette “ecoballe” (combustibile derivato dai rifiuti CDR ).
Gli
inceneritori si differenziano principalmente per la tecnologia adoperata per la
camera di combustione primaria (il forno “a griglie” è quello più usato negli
impianti per lo smaltimento RSU) , la capacità di incenerimento (sia per
quantità che per qualità dei rifiuti) e per il sistema di filtraggio dei fumi
(per ridurre il contenuto di particolato e sostanze chimiche inquinanti).
Le ceneri prodotte da
questi impianti, in alcuni casi, possono essere parzialmente riciclate o riusate (asfalti, calcestruzzo) ma la gran parte di esse
deve essere smaltita in discariche per rifiuti speciali, insieme alle polveri
fini (circa il 4% del peso del rifiuto in ingresso) intercettate dai
sistemi di filtrazione.
Al 2012 erano attivi in
Italia 49 impianti di incenerimento e
svariati altri sono in costruzione o in progettazione, i più grandi dei quali
in grado di trattare centinaia di
migliaia di tonnellate all’anno. In Europa gli impianti sono oltre cinquecento,
ma la situazione è eterogenea, con i paesi del centro-nord Europa con
percentuali di incenerimento molto alte (in Svizzera 100%); addirittura in certi casi sono presenti inceneritori nel
cuore delle città, vedi Vienna (in
figura) o Malmö.
Ovviamente
la quantità di rifiuti conferita agli inceneritori dipende anche dalla capacità
di riciclaggio e compostaggio, oltre alle abitudini di consumo.
A destra in basso Immagini
di una discarica
MA... ci sono dei GROSSI PROBLEMI!
UN
PRIMO PROBLEMA: questi impianti hanno tempi di ammortamento decennali,
disincentivando di fatto il progresso della raccolta differenziata e le
strategie “rifiuti zero”.
UN
SECONDO PROBLEMA: il pesante impatto ambientale che si evidenzia principalmente
sotto forma di particolato e nanoparticelle, che non riescono ad essere
trattenute dai sistemi di filtrazione.
UN
TERZO PROBLEMA: le cosiddette “ecoballe” non sono così ecologiche, come si è
verificato, ad esempio, in Campania.
Di
questi TRE PROBLEMI ci occuperemo nel post successivo.
Nel
frattempo vi invitiamo ad intervenire VENERDI’
24 gennaio
nella Biblioteca Comunale di S. Giorgio a Cremano alle ore
18.00.
Saranno
con noi
Stefano
MONTANARI
ricercatore
di NANODIAGNOSTICS, esperto di patologie
causate da nanoparticelle.
(da Modena
via Skype)
Nel film interviste, filmati,
esclusivi reportage in giro per il mondo, tra Italia, Stati Uniti, Francia,
Inghilterra e Austria.
Alessandro IACUELLI fisico, esperto di rifiuti speciali, autore del
saggio: “Le vie infinite dei rifiuti” edito nel 2007 e nato da una ricerca
durata anni.
Vive in
Campania, scrive per la testata giornalistica Altrenotizie Con il suo
fondamentale contributo è stato girato il documentario ‘Affari Sporchi’ di Carmen Butta che tratta del traffico illecito
di rifiuti tossici in Campania. Il documentario, in tedesco, prodotto da
ART e ZDF è andato in onda in Francia e
in Germania nel 2010 ed ora, finalmente, è stato sottotitolato in Italiano.
Simona BASSANO di
Tufillo in arte SBADITUF, fumettista e saggista.
Per Donzelli
ha pubblicato il saggio "Piccola Storia dei Peanuts" (2010) in cui ha
messo in luce il rivoluzionario aspetto ecologico.
Tra i fumetti: "Burka!"
con Jamila Mujahed (Donzelli, 2007), tradotto in Francia con il titolo
"BURQA!" (La Martinière, 2008); "STAR
TRASH - sacchetti in mondovisione" sull’emergenza ambientale in Campania
(Lavieri, 2008).
(Giuseppe Testa - Associazione ALTANUR)
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